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Atomizzatori per e-cig: aumentano le vendite online

Chi utilizza normalmente la sigaretta elettronica sa bene che l’atomizzatore è una delle parti principali di questo dispositivo, in quanto svolge la funzione di vaporizzare il liquido situato all’interno del serbatoio. I vaporizzatori sono realizzati di solito in metallo leggero e molto resistente, talvolta è presente una parte in vetro per controllare all’interno la quantità di liquido rimanente.

Il dispositivo è dotato di una testina che dovrebbe essere sostituita dopo un certo periodo, in base alle caratteristiche dell’atomizzatore stesso e all’uso più o meno intensivo della sigaretta elettronica. Le altre parti dell’atomizzatore sono il serbatoio del liquido e la base, dove viene collegato alla batteria, mentre il boccaglio è quello utilizzato per aspirare il vapore.

In pratica, il funzionamento dell’atomizzatore consiste nel riscaldamento della resistenza tramite la batteria, provocando a sua volta il riscaldamento del liquido e la conseguente vaporizzazione.

Quando si aspira dalla sigaretta elettronica, il liquido vaporizzato si miscela con un flusso d’aria per essere inalato. In commercio è possibile trovare diversi tipi di vaporizzatore, con flusso d’aria e ricarica situata in alto o in basso e serbatoio realizzato con materiali diversi, tuttavia il principio di funzionamento è sempre lo stesso.

Per trovare atomizzatori per le sigarette elettroniche è possibile visitare portali specializzati come Senzafiltro.shop, che offre un’ampia selezione di modelli appartenenti ai migliori marchi del settore, così da garantire agli utenti dispositivi sempre massimamente efficienti e sicuri.

Le componenti dell’atomizzatore

La resistenza di un atomizzatore, detta anche coil, può essere considerata la parte principale, alla cui base si trova il contatto che la collega alla batteria, la cui energia viene utilizzata per scaldare la resistenza.

Le altre parti dell’atomizzatore sono il connettore e il pin, il quale consente alla batteria di trasmettere l’energia elettrica alla resistenza. Le prese d’aria permettono invece, durante l’aspirazione, di miscelare perfettamente il vapore. Il serbatoio può essere caricato dall’alto o dal basso in base al tipo di atomizzatore.

Le categorie principali dell’atomizzatore

Principalmente, gli atomizzatori si dividono in due categorie, in base al tipo di tiro, che può essere di guancia o di polmone.

Il primo metodo è del tutto simile alle sigarette classiche e consiste nell’aspirare il vapore e inalarlo successivamente nei polmoni: è indicato soprattutto per chi avesse appena iniziato ad utilizzare la sigaretta elettronica. Il secondo metodo consiste nell’inalare direttamente il vapore nei polmoni, una tecnica generalmente apprezzata maggiormente dagli svapatori più esperti.

C’è poi da considerare un’altra importante classificazione legata agli atomizzatori, che possono infatti essere suddivisi anche tra rigenerabili e non rigenerabili.

La peculiarità principale dei primi modelli consiste nel fatto che le componenti dell’atomizzatore responsabili della formazione del vapore possono essere sostituite al momento dell’avvenuto deperimento. Si tratta di un vero e proprio processo di rigenerazione, che interessa, nel dettaglio, il filo resistivo e il cotone: naturalmente, quindi, il processo di sostituzione richiede una certa manualità da parte dello svapatore, motivo per cui risultano particolarmente apprezzati soprattutto dai più esperti.

Gli atomizzatori non rigenerabili, invece, sono perfetti per chi si avvicina per la prima volta al mondo dello svapo, perché le componenti deperibili non devono essere montate dall’utilizzatore, ma sono invece già tutte perfettamente assemblate all’interno dell’e-cig.

Le diverse caratteristiche degli atomizzatori, quindi, permettono di personalizzare a 360° l’esperienza di svapo, offrendo anche, laddove lo si desideri, molte possibilità di sperimentazione.