Economia

Iniziare a investire piccole somme col trading online nel 2020

Sovente si è portati a pensare che per poter diventare degli investitori e guadagnare col trading online ci sia bisogno di avere grosse somme a disposizione. Eppure, a conti fatti, non è così.

Non molti sanno infatti che è possibile iniziare a investire piccole somme e cominciare a guadagnare grazie al trading online in modo da far fruttare i nostri risparmi, se si seguono poche e semplici regole.

I primi passi

I primi passi da fare per poter guadagnare iniziando da piccole somme è rendersi conto che ciò è possibile. Limitarsi mentalmente e darsi per sconfitti ancor prima di cominciare non ci porterà ovviamente a niente. Per ovviare a questo problema, bisognerà essere obiettivi e capire dove iniziare a investire piccole somme e dove invece ciò non è possibile.

Per mettere in prospettiva questa affermazione, possiamo fare un esempio pratico. Negli investimenti immobiliari ad esempio c’è bisogno di un capitale di partenza decisamente elevato (diverse decine di migliaia di euro, almeno, nella fattispecie del caso italiano). Ed è un mercato che segue delle regole decisamente complesse, legate a loro volta ad altre regole di tipo burocratico-fiscali decisamente ostiche.

Ragion per cui, provare a investire piccole somme nel mercato immobiliare è una scelta impraticabile.

Se invece guardiamo al trading online e incominciamo ad analizzarlo da vicino, possiamo osservare che sono in molti i trader che hanno cominciato con somme decisamente esigue, e che i capitali di entrata per questo tipo di investimenti sono risibili se confrontati a quelli necessari per avviare degli investimenti nel settore degli immobili.

Il trading online: i costi

Tanto per cominciare, la prima cosa da fare nel momento in cui decidiamo di iniziare un’avventura finanziaria per iniziare a investire piccole somme di denaro nel trading online, avremo bisogno di un broker online che ci permetta di accedere a una piattaforma di trading.

Sul web si trovano innumerevoli nomi e servizi di brokeraggio finanziario, spetterà a noi quindi cominciare a fare una prima cernita su questi scegliendo esclusivamente i broker online autorizzati. Ciò significa che dovremo rivolgerci esclusivamente a quei broker in possesso di tutte le certificazioni e autorizzazioni del caso, come ad esempio la licenza CySEC per operare nell’Unione Europea e l’autorizzazione CONSOB.

Fatto ciò, possiamo concentrarci sui costi di questi servizi.

Prima di tutto, dobbiamo essere consapevoli del fatto che la maggior parte dei grandi broker online hanno assunto all’unisono una politica di zero commissioni di trading. Ciò significa che questi non vi faranno pagare commissioni (nascoste o meno) una volta eseguita un’operazione di trade. L’unico costo che dovrà essere coperto da noi sarà, come di consuetudine in questi casi, il costo dello spread.

Inoltre, molti broker online tendono a farsi concorrenza sul mercato dei trader retail offrendo la possibilità di aprire un conto trader versano depositi minimi veramente esigui che arrivano addirittura ad essere inferiori ai 100 euro.

Il trading online con i CFD

Il trading online viene selezionato spessissimo dai trader retail intenzionati a iniziare a investire piccole somme anche per un altro motivo: l’utilizzo dei CFD. Su questo tipo di piattaforme infatti, la modalità di investimento preferita non è quella dell’investimento diretto, quanto piuttosto l’utilizzo dei suddetti.

I CFD, conosciuti in Italia col calco italiano di “contratti per differenza”, sono degli strumenti finanziari derivati che si differenziano moltissimo dagli investimenti diretti.

Un investimento diretto infatti prevede l’acquisto di una porzione di azioni relative a un dato asset, e quindi la copertura di un costo d’entrata decisamente più alto (e che cresce considerevolmente a seconda dell’importanza e della quotazione di mercato dell’asset in questione). Inoltre, per poter guadagnare con questa modalità è necessario che le azioni salgano di quotazione, pena se no la perdita dell’investimento.

Investendo invece con i CFD, non si acquisteranno direttamente una parte delle azioni, ma piuttosto si “scommette” sulla quotazione dell’asset in sé per sé. Ciò significa prima di tutto che non ci saranno costi di entrata da coprire, e in secondo luogo che si potrà guadagnare anche nel momento in cui la quotazione comincerà ad andare in rosso: basterà selezionare l’opzione più adatta a seconda del caso.