Cultura

L’educatore professionale: chi è? Cosa fa? Di quale formazione necessita?

Se avete sentito parlare della figura dell’educatore professionale, ma non avete ben chiaro quale sia il suo ruolo, oppure se siete interessati ad intraprendere un percorso di formazione e di studi che vi permetta di diventare educatore professionale, ma non sapete quale sia il più adatto; in questo articolo potrete trovare diverse informazioni a voi utili, potendo così capire fino in fondo il ruolo dell’educatore professionale e quale sia la sua formazione.

Chi è? Cosa fa?

L’educatore professionale è un professionista che si occupa di dare o restituire dignità a quelle persone che per diversi motivi vivono una situazione di disagio. Attraverso la relazione d’aiuto, quindi, l’educatore professionale lavora a  stretto contatto con diverse tipologie d’utenze, le quali per dei problemi specifici hanno diverse difficoltà che le ostacolano nella vita quotidiana, provocando così un forte disagio. Le utenze con cui l’educatore professionale può lavorare sono le seguenti: psichiatrici, disabili, tossicodipendenti, alcolisti, dipendenti da gioco, carcerati, minori, famiglie, anziani e malati gravi e terminali. Già dal nome di questo professionista, si capisce bene che prima di ogni altro ruolo, quello che ricopre l’educatore è un ruolo educativo; questo significa che l’educatore professionale ha il compito di accompagnare in un percorso di crescita la persona a rischio, seguendola passo dopo passo e verificando i suoi progressi e le sue debolezze. In questo modo l’educatore mira ha dare dignità alla persona che vive il disagio, dandogli la possibilità di vivere nel miglior modo possibile la propria vita, accettando i propri limiti e le proprie difficoltà, senza fare di questi necessariamente un ostacolo. Per fare ciò l’educatore deve stendere un vero e proprio progetto educativo, riabilitativo e terapeutico, che tenga in considerazione i bisogni individuali di ciascun utente e faccia di questi, gli obiettivi del proprio progetto.

Quale formazione è necessaria per diventare educatore professionale?

Un ottima scelta per coloro che già a circa 14 anni sanno di voler svolgere un lavoro come quello dell’educatore, a stretto contatto con persone in gravi difficoltà, sarebbe quella di iscriversi ad una scuola superiore che formi lo studente nelle materie umanistiche e che lo sensibilizzi sui temi sociali. Una scuola perfetta a svolgere questo compito è senza ombra di dubbio il liceo delle scienze umane, l’ex liceo psico-pedagogico. La maggior parte degli adolescenti a 14 anni però non hanno già le idee chiare sul proprio futuro e per questo, possono capire e decidere dopo le scuole superiori che la loro strada potrebbe essere quella di diventare educatore professionale. Se così fosse non vi è alcun problema, infatti per diventare educatore professionale bisogna essere in possesso di una laurea triennale, alla quale vi si può accedere indipendentemente dall’indirizzo scelto alle scuole superiori. Esistono in realtà due diversi corsi di laurea per diventare educatori: il primo è il Corso di Laurea triennale in Educatore Professionale Sanitario ed il secondo invece, il Corso di Laurea triennale in Educatore Professionale. Come ho già detto, entrambi i corsi abilitano a diventare educatore professionale, ma con una differenza: l’Educatore Professionale Sanitario, infatti può lavorare anche nell’ambito sanitario, mentre l’Educatore Professionale è orientato in maniera significativa ad un lavoro nel sociale. In entrambi i casi, i due corsi di laurea propongono agli studenti delle esperienze di tirocinio obbligatorie per la loro formazione e per conseguire quindi la Laurea. Infine, dopo la Laurea triennale, entrambi i corsi permettono di accedere a diverse Lauree Magistrali in ambito sanitario, piuttosto che socio-pedagogico.