Salute

L’igiene orale nei bambini: i consigli degli esperti per curarla al meglio

In Italia, sempre più persone si trovano a combattere con i problemi ai denti, un problema molto fastidioso e debilitante. Una buona percentuale è rappresentata dai bambini, i quali, a causa di una igiene orale non molto corretta, tendono a rovinare i denti da latte in maniera molto più rapida rispetto agli adulti. Una corretta igiene dentale risulta indispensabile non soltanto negli adulti ma anche nei bambini al fine di mantenere la dentatura al meglio, evitando problemi che possono portare anche alla caduta degli stessi. Gli esperti del settore, affermano che lo spazzolino dovrebbe essere messo nelle mani dei più piccoli già a partire dal primo anno di vita, anche se per i primi tempi è sconsigliato l’utilizzo del dentifricio.

Dunque, vediamo come dovrebbe essere impostata una buona igiene orale nei bambini, al fine di evitare, o limitare al minimo, le conseguenze fastidiose dovute ad una cattiva, o assente, attenzione verso la cura dei denti.

I primi accorgimenti per curare l’igiene orale nei bambini

Le cure e l’attenzione verso l’igiene orale, in realtà, devono iniziare molto prima, a partire dall’epoca gestazionale. Difatti, è scientificamente provato che la madre con problemi di carie o parodontali trasmetta i propri batteri al piccolo non ancora nato. Situazione che continua a protrarsi, successivamente alla nascita, se la madre e le persone vicine al piccolo non provvedono a curare queste problematiche. Ciò in quanto è possibile una trasmissione batterica attraverso baci e contatti di questo tipo. Tutto ciò, può accentuare i problemi nella fase di dentizione, che puoi leggere nella guida del portale pediatrico più famoso d’Italia, provocando ulteriori fastidi ad un bambino che già soffre di tanti dolori legati all’uscita dei primi denti da latte.

Il bambino e l’uso dello spazzolino

Per ottenere i massimi risultati da una buona igiene orale, già dal primo anno di vita il bambino dovrà utilizzare lo spazzolino senza dentifricio, perché non ha ancora la maturità necessaria per familiarizzare con l’impasto senza, accidentalmente, ingerirlo. E’ bene comunque, da subito, iniziare ad abituare il piccolo ad una costante e ripetuta igiene dentale, dopo i pasti, non facendo possibilmente vivere questo come un compito obbligatorio, ma come un momento divertente da condividere con gli altri componenti della famiglia.

Il tutto al fine di incentivare il bambino. Superato il primo anno di età del bambino, si potrà passare all’utilizzo di piccolissime quantità di dentifricio, non più grandi della dimensione di un pisello. Questo per evitare che il piccolo ingerisca la pasta. Ma se i genitori non se la sentono ancora possono sempre utilizzare delle dosi di dentifricio fluorato con cui impastare una garza e passare quella garza tra i denti del piccolo dopo una spazzolatura a secco.

Igiene dentale ed alimentazione del bambino

Ovviamente, come vale anche per gli adulti, si deve ridurre al minimo possibile l’uso e la consumazione di alimenti dolci. Questi favoriscono infatti la proliferazione batterica e lo sviluppo della carie. È importante inoltre evitare il più possibile la consumazione di alimenti appiccicosi, che tendono ad attaccarsi al sistema dentario, ad esempio il consumo di caramelle gommose molto diffuso tra i più piccoli.

È importante non trascurare queste piccole regole di condotta, così che il piccolo cresca con la consapevolezza dei benefici apportati da una corretta igiene dentale, senza viverla come un obbligo fastidioso o addirittura intollerabile. Infatti, in questo caso, non si farebbe altro che peggiorare la percezione che il bimbo ha della cura dei propri denti, che eviterebbe in qualsiasi modo, con lamentele e capricci, rendendo impossibile anche l’intervento di un adulto.