Cronaca

Mosca, orrore in centro: una donna urlando “Allah Akbar” tiene in mano la testa mozzata di una bimba

Si è pensato a un terribile atto terroristico con possibili conseguenze ancora peggiori, se ciò può essere ritenuto possibile, a Mosca, in una zona non lontana dal centro. Una donna vestita con una tunica nera e coperta da un velo, nei pressi della stazione del metro “Oktabriskoje Pole” urlava di essere una terrorista, minacciando di farsi esplodere e urlando Allah Akbar (Allah è grande) teneva in mano la testa tagliata di quella che è risultata essere una bambina di 3-4 anni.

Immediatamente sono intervenute le forze dell’ordine di Mosca che hanno isolatola zona e chiuso la stazione della metro ma la donna non è risultata essere, dopo essere stata arrestata, una terrorista ma solo in preda a sostanze psicotrope. Si tratta di Gulchekhra Bobukulova, originaria dell’Uzbekistan, 39enne, baby sitter della piccola vittima, Nastya M. di 3-4 anni, non vi è al momento certezza sull’età.

La donna residente a Mosca, pare sconvolta dal tradimento del marito e in preda a sostanze che le hanno sconvoltola mente, ha atteso che i genitori della bimba e il fratello uscissero di casa e ha incendiato l’appartamento dopo aver decapitato la piccola. Poco prima del fatto per strada, i soccorsi avevano spento l’incendio portando in salvo 4 persone e ritrovato nell’appartamento il corpicino decapitato. Secondo i genitori della bambina, sotto shock, la donna era sempre stata precisa e affidabile.

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