Economia

Pre-pensionamento 2017: novità e requisiti per accedervi

Il pre pensionamento consiste nella possibilità di andare in pensione prima del tempo fissato, quindi la Pensione Anticipata consiste in un trattamento pensionistico che viene erogato nei confronti di lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, alla gestione speciale dei lavoratori autonomi, ai fondi sostitutivi, esonerativi ed esclusivi ed anche per quelli che sono iscritti alla gestione separata dell’INPS. Il pre-pensionamento consente di andare in pensione prima che venga raggiunta l’età anagrafica del beneficiario, basandosi solamente sul requisito contributivo, quindi solamente sugli anni di contributi versati.

L’istituto del pre-pensionamento è stato introdotto nel 2012 con la Legge Fornero.

Quali sono i canali per mezzo dei quali optare per il pre-pensionamento?

Vediamoli tutti.

  • Ape e Ape social. L’Ape consiste in un prestito pensionistico che permette ai lavoratori di andare in pensione anticipando fino a 3 anni e sette mesi la pensione di vecchiaia. Si tratta della grande novità del 2017 in tema di pre-pensionamento perché permette di anticipare la pensione grazie ad un micro prestito che il lavoratore restituirà poi di mese in mese con prelievi sulla sua pensione. L’Ape volontaria ha un costo perché si sceglie, appunto, su base volontaria.
    Invece l’Ape Social consiste in un sussidio che viene erogato a determinate categorie di lavoratori, coloro che hanno svolto lavori usuranti.
    L’Ape social quindi non grava nessun costo su chi usufruisce del pre-pensionamento ma i costi sono sostenuti dallo Stato.
    L’Ape social riguarda i disoccupati da almeno tre mesi, gli invalidi ed i caregivers, coloro che svolgono lavori gravosi. Il reqvuito contributivo è di 30 anni (36 anni per lavoratori che hanno svolto attività gravose). L’assegno può essere ottenuto al compimento del 63esimo anno di età, e fino alla pensione di vecchiaia.
  • Quota 41. Altra opzione di pre-pensionamento è quella della Quota 41, che permette a tutti coloro che hanno versato almeno 41 anni di contributi di uscire dal lavoro e di andare in pensione. Può essere destinato a chi dimostri di avere effettuato almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima i aver compiuto 19 anni. Si tratta quindi di uno strumento di pre-pensionamento a prescindere dall’età anagrafica, purché si rispettino questi due requisiti, contributivo e quello dei 12 mesi prima dei 19 anni.
  • Pre-pensionamento per lavori usuranti. Si tratta di una forma di pre-pensionamento con quota 97,7, vale a dire al raggiungimento di 61 anni e sette mesi di età con almeno 36 anni di contributi sempre che abbia eseguito mansioni usuranti; lo stesso tipo di pre-pensionamento è riservato a coloro che abbiano fatto lavori che prevedevano anche dei turni notturni.