Politica

Proiezioni elezioni: cosa sono?

La proiezione elettorale è da considerarsi una previsione che si basa sui risultati complessivi dell‘elezione, partendo da una base dei risultati che si ottengono da un insieme di seggi.

Si differenziano dagli exit poll e dai sondaggi perchè si basa sui voti che gli elettori effettivamente consegnano. Di certo, è da considerarsi sempre un sondaggio in quanto vengono presi solo voti da un campione di elettori al fine rappresentativo.

Il campione scelto non deve essere formato da poche persone, al fine di non subire errori sulla previsione (inevitabile in questo caso).

Proiezione elezioni oggi

Il Parlamento verrà eletto il 4 marzo e secondo le proiezioni elezioni che sono state fatte, sembrerebbe essere il centrodestra favorito.

Per raggiungere il traguardo finale dovrà ottenere decine di collegi uninominali al sud, che sono stati già confermati.

Le stime che sono state fatte, sono le seguenti (secondo le fonti riportate sul Corriere della Sera):
Camera dei deputati con Centrodestra con 296 favorevoli – Centrosinistra 168 favorevoli – Movimento 5 stelle 167 favorevoli.

Nei vari sondaggi ci sono anche “gli indecisi” che sono formati da quelle persone che fino all’ultimo non sanno quale sarà la preferenza, portando la proiezione elettorale a non ottenere i risultati sperati.

40% è la stima degli indecisi sino al 16 febbraio 2018: due terzi hanno intenzione di astenersi dal voto, mentre i restanti daranno il voto all’ultimo senza spiegazione plausibile. E’ il Sud l’area dove si concentra la maggior parte di indecisi, considerando – tra l’altro – Movimento 5 stelle il favorito.
Sempre secondo la stima, gli elettori che andranno a votare, senza sapere per chi, saranno circa sei milioni.

Il punto fermo di queste proiezioni è la posizione di vantaggio che la coalizione del centrodestra sta ottenendo, anche se i dati tra i vari istituti di rilevazione sono differenti l’uno dall’altro.

Nel caso in cui, esattamente come stimato, il centrodestra dovesse vincere ci sarà una guerra interna tra Forza Italia e Lega per l’assunzione del potere assoluto: i sondaggi vedono in testa Salvini ma per pochi numeri rispetto a Silvio Berlusconi.

Il Movimento 5 stelle, secondo in classifica rispetto alle proiezioni è considerato il primo partito a livello di voti, con un 30% netto.