Cultura

Quando è successo di vedere soldati appiedati con lo zaino?

Avete sentito parlare di soldati appiedati che hanno combattuto con lo zaino, ma non sapete quando abbiano combattuto? Allora siete nel posto che fa la vostro caso! Qui di seguito infatti vi sarà spiegato quali soldati durante la storia hanno combattuto a piedi con lo zaino in spalla ed inoltre, vi sarà spiegata l’utilità che questo zaino assumeva. 

I soldati con lo zaino

Fu proprio durante la Grande Guerra, che si dovette assistere ad un gran numero di soldati che combatteva a piedi, portando con sé un proprio zaino. Lo zaino, faceva parte dell’affardellamento dei soldati, che dovevano sempre portare con sé stessi. L’affardellamento insieme allo zaino comprendeva anche il tascapane, le giberne, gli attrezzi necessari allo scavo, l’uniforme, la borraccia, le munizioni, il cappotto, la tenda con i picchetti e tutto ciò che occorreva al soldato per vivere per alcuni giorni durante i lunghi combattimenti. I soldati avevano così l’obbligo di portare con sé dei carichi molto ingenti, che risultavano  ingombranti e scomodi. Per fare ciò era loro necessario avere uno zaino dove poter tenere il materiale durante i combattimenti. Solo in un secondo momento i soldati si resero conto dell’ingombro che lo zaino procurava durante i combattimenti, decidendo così di lasciarlo negli accampamenti, custoditi da chi rimaneva nelle retrovie.

Lo zaino dei soldati italiani

Lo zaino che utilizzavano i soldati italiani durante la Grande Guerra era stato creato in tela impermeabile, di colore grigio/verde, chiuso con delle cinghie dello stesso colore. Questo zaino era stato realizzato per i soldati appiedati ed al suo interno, dovevano esserci rigorosamente la biancheria intima di ricambio, tutto ciò che occorreva per la pulizia e l’igiene personale, due razioni di cibo di riserva ed infine ben 12 caricatori da 6 cartucce l’uno per il proprio fucile. All’esterno dello zaino, sulla sua estremità superiore, si trovava arrotolata la mantellina, la tenda e i picchetti utili per montarla. Sempre all’esterno dello zaino, sul lato sinistro, vi era uno spazio destinato alla vanghetta o al piccozzino, che venivano fissati attraverso dei lacci in cuoio. Anche il tascapane, realizzato con lo stesso materiale dello zaino, era dotato di legacci in cuoio e veniva fissato sotto allo zaino durante la marcia, mentre per i soldati in prima linea che erano privi dello zaino, veniva fissato grazie alla cinghia che veniva utilizzata come tracolla. Il tascapane, per i soldati in prima linea,  aveva la funzione di contenere al suo interno principalmente i viveri di riserva, gallette, pane, carne in scatola ed infine le cartucce di ricambio per il fucile.

Lo zaino dei soldati austriaci

Anche i soldati Austriaci, come quelli italiani, avevano con sé uno zaino che conteneva tutto ciò che poteva servire loro sul fronte: viveri di riserva, cartucce di ricambio per il fucile, ciò che occorreva per la pulizia personale, la mantella, la tenda e altri oggetti utili per vivere durante i combattimenti. Lo zaino dei soldati austriaci però era diverso d quello dei soldati italiani, in quanto la sua caratteristica era quella di essere realizzato in cuoio di vitello con il pelo, di colore marrone/rossiccio.