Salute

Tachipirina: quando non deve essere usata? Pro e contro

La Tachipirina è tra i farmaci più utilizzati in assoluto, soprattutto per ovviare a problematiche relative a sintomi influenzali o a situazioni che arrecano dolore.

Il paracetamolo, contenuto nella Tachipirina, infatti, possiede proprietà antipiretiche e analgesiche. La Tachipirina può essere ingoiata o consumata sotto forma di compresse effervescenti. La somministrazione del farmaco può avvenire per un periodo limitato. La Tachipirina, infatti, non è priva di effetti collaterali.

Tachipirina: i principali benefici sull’organismo

Il paracetamolo è un analgesico efficace, di largo consumo. La sua azione su diversi disturbi riesce ad apportare immediato sollievo. Per questo motivo, la Tachipirina è tra i farmaci più utilizzati in assoluto, in virtù della sua capacità di porre fine al dolore di entità lieve – moderata e di contrastare i diversi sintomi influenzali. L’efficacia del farmaco è evidente sin dalle prime somministrazioni. La Tachipirina è somministrata soprattutto per contrastare e alleviare sintomi quali:

  • Dolori mestruali
  • Mal di testa
  • Artrosi
  • Mal di schiena
  • Raffreddore
  • Febbre
  • Mal di denti
  • Dolori muscolari

La tachipirina è un farmaco da banco e come tale è molto semplice reperirlo. Questo, però, non deve far sottovalutare le sue potenzialità ma anche le sue controindicazioni. La tachipirina, infatti, seppur aiuti a contrastare una serie di sintomi fastidiosi, non può essere assunta superando la dose giornaliera indicata e deve essere somministrata per un periodo limitato.

Inoltre, dopo aver assunto la prima compressa, inoltre, è opportuno attendere almeno 4 – 6 ore prima di procedere all’assunzione della compressa successiva. Prima della Tachipirina, così come qualsiasi altro farmaco, è quindi opportuno leggere il foglietto illustrativo o chiedere consiglio al proprio medico curante.

Tachipirina: le controindicazioni del farmaco da non sottovalutare

Sebbene la Tachipirina sia tra i farmaci più diffusi sul mercato, non andrebbe somministrata per periodi prolungati, perché non priva di effetti collaterali. Il paracetamolo, inoltre, andrebbe del tutto evitato in alcuni specifici casi.

Il principio attivo, infatti, è del tutto controindicato se si soffre di patologie epatiche e il suo uso potrebbe determinare un peggioramento delle condizioni di salute del soggetto. Tra gli effetti collaterali provocati dal consumo eccessivo di paracetamolo, ci sono:

  • Difficoltà nel deglutire
  • Raucedine
  • Difficoltà respiratorie
  • Orticaria
  • Gonfiore delle labbra e del viso
  • Ittero
  • Urine scure

La Tachipirina non è un farmaco non indicato, quindi, in particolare per chiunque:

  • Soffra di una grave insufficienza epatica
  • Manifesti un evidente allergia al principio attivo
  • Soffra di anemia emolitica
  • Stia seguendo altre terapie a base di paracetamolo o utilizzi particolari categorie di farmaci, inibitori del principio attivo

La Tachipirina è un farmaco comune, che tutti abbiamo usato almeno una volta nella vita. Nonostante ciò, non bisogna esagerare nella sua somministrazione, ma piuttosto puntare a una terapia mirata che richieda l’utilizzo di un numero ridotto di compresse.

La Tachipirina, infatti, può essere assunta solo seguendo le precisazione del medico curante o rispettando le dosi giornaliere consigliate nel foglietto illustrativo. Chiunque soffra di particolari patologie, come ad esempio l’insufficienza epatica o renale, dovrebbe invece evitare del tutto il consumo del farmaco, poichè il paracetamolo potrebbe ulteriormente peggiorare la situazione e portare al peggioramento delle condizioni di salute.