Economia

Torna la moda dei finanziamenti cambializzati

Una particolare forma di prestito è il finanziamento cambializzato. Si tratta di una forma particolare di prestito personale non finalizzato, per la quale cioè non è necessario indicare la finalità del denaro richiesto. La diversità principale rispetto ai tradizionali prestiti personali, è che il rimborso avviene tramite il pagamento di cambiali. Le cambiali sono dei veri e proprio titoli esecutivi, con il quale gli istituti di credito che erogano il prestito, possono, in caso di mancato pagamento, rivalersi sul debitore in maniera molto rapida con il pignoramento dei beni a suo nome.

Una particolare forma di prestiti cambializzati, sono i mutui cambializzati. In questo caso si tratta di una pratica che è abbastanza recente, e bisogna dire che vengono concessi solo da alcune finanziarie e con delle condizioni particolari. Si tratta di prestiti cambializzati, che vengono concessi tramite un’ipoteca accesa sul proprio immobile di proprietà. In alcuni casi è possibile mettere come garanzia anche il proprio immobile, nonostante si stia pagando un mutuo sopra. In questo caso sarà necessario aprire un’ipoteca di secondo grado sull’immobile.

Gli importi richiedibili variano molto da finanziaria a finanziaria, di norma partono dai 10.000-20.000€, per arrivare fino ad un massimo di 50.000-60.000€, a seconda del valore dell’immobile, della presenza di un mutuo preesistente, o delle garanzie reddituali del richiedente. Le durate massime dei mutui cambializzati sono generalmente fino ad un massimo di 60 mesi, e solo in alcuni rari casi fino a 120 mesi. I soggetti che possono richiedere questo tipo di prestito particolare, sono lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati.

È possibile richiedere un mutuo cambializzato anche se precedentemente segnalati come cattivi pagatori. Mentre, risulta impossibile richiederlo, nel caso di precedenti casi di pignoramento, di pignoramenti in atto o di non poter dimostrare un reddito minimo richiesto. La documentazione richiesta è di un documento d’identità valido, del codice fiscale, ed o di una busta paga, o del cedolino della pensione o della dichiarazione dei redditi.

Di norma, viene richiesto un reddito minimo dimostrabile, al di sotto del quale non viene erogato il prestito, mentre è possibile portare un garante, anche se quest’ultimo abbia problemi di segnalazioni come cattivo pagatore, o ritardi in altri pagamenti precedenti.

Inoltre, è possibile portare il proprio TFR maturato fino a quel momento, a garanzia del prestito, nel caso di mancanza di alcune delle garanzie richieste. È necessario stare molto attenti con questo tipo di prestito, in quanto è possibile perdere il proprio immobile in caso di mancato pagamento, o nel caso di ritardi nei pagamenti delle cambiali.

È consigliabile ricorrere a questa forma di prestito, solo nel caso sia impossibile ottenere una qualsiasi altra forma di prestito. Infatti, a differenza degli altri prestiti o dei mutui, il mutuo cambializzato non presenta nessuna di quelle tutele di legge, come per esempio la possibilità di bloccare il pagamento del mutuo per un anno, o di ridiscutere le condizioni del prestito in caso di problemi economici gravi.