Economia

Azioni Juventus: facciamo il punto della situazione

Dopo aver seguito l’esempio di alcuni club inglesi, sono ora tre le società calcistiche italiane che si sono quotate in Borsa. Juventus, Roma e Lazio hanno offerto ai tifosi e a tutti gli interessati la possibilità di diventare azionisti, partecipando così al loro progetto aziendale. Ma conviene veramente puntare sui titoli di queste società? Cerchiamo di scoprirlo, osservando da vicino il caso della Juventus.

Al momento, le quotazioni del più prestigioso club calcistico italiano si attestano intorno a 0,26 euro per azione, dopo un picco annuale di 0,28 euro raggiunto a metà aprile ed un minimo di 0,23 euro fatto registrare all’inizio dell’anno. Se confrontati con i dati di inizio millennio, quando è iniziata l’offerta pubblica del titolo, le quote attuali sono ora decisamente inferiori: il prezzo di collocamento del titolo nel marzo 2001 era infatti pari a 3,70 euro, un valore che è sceso drasticamente, nonostante i numerosi titoli collezionati dalla squadra negli ultimi anni. Questo dimostrerebbe, come constatato da diversi analisti, che investire sulle società di calcio non offre delle garanzie solide e si dimostra un’operazione piuttosto aleatoria.

Nel caso della Juventus, le prospettive di investimento potrebbero sembrare meno incerte, visto che il club dispone di uno stadio nuovo, indice di introiti diretti, partecipa costantemente da diversi anni alla Champions League ed è una delle squadre più seguite al mondo, fatto che si rivela decisivo nel settore del marketing, della gestione dei diritti e del merchandising. Tuttavia, come si può notare osservando l’andamento storico del titolo, i possessori delle azioni della Juventus non possono certo dire di aver accumulato dei profitti consistenti nell’ultimo decennio.

Chi volesse investire con questo titolo, potrebbe invece ottenere dei rendimenti con il trading online: tramite le piattaforme per CFD, si potranno effettuare delle operazioni di compra-vendita delle azioni della Juventus senza possedere a tutti gli effetti l’asset, ma semplicemente negoziando sul suo sottostante. In questo modo si potranno realizzare dei profitti anche nell’intra-day, ossia in un arco di tempo limitato alla giornata delle contrattazioni borsistiche, attivando posizioni lunghe o corte a seconda dello sviluppo degli scenari finanziari e cercando di speculare sulla differenza di prezzi che si viene a creare.

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