Cronaca

Las Vegas: gli interrogativi sul massacro

Quello che fai a Las Vegas, rimane a Las Vegas” è il famoso detto, che si usa quando si fanno le notti brave o i week end senza regole, nella città del divertimento e dei matrimoni veloci.

Voci, risate e feste si sono fermate per una notte, quando Stephen Paddock ha deciso che Las Vegas sarebbe diventata famosa per morti e feriti, in tutto il mondo. Un incubo durante il concerto di musica country, che conta più di 57 morti e un numero indefinito di feriti, che non si danno pace e non capiscono il gesto compiuto da quest’uomo.

Un uomo normalissimo Stephen Paddock, di origini americane, bianco e pensionato di 64 anni con nessun precedente penale. Volto sconosciuto alla Polizia e senza alcun pregiudizio razziale. Nonostante questo ha voluto uccidere degli sconosciuti e ferire persone che non aveva mai visto in vita propria.

Ma cos’è saltato nella testa del pensionato, per aver deciso di affittare una stanza nel lussuoso Mandalay Bay, portare le sue 23 armi – tra fucili e semi automatiche – e cominciare a sparare sulla folla, senza una mira precisa, per poi terminare la corsa al massacro con un suicidio eclatante.

Il fratello Eric lo descrive come una persona tranquilla, amante delle armi ma sempre rispettoso degli altri. Dopo aver vissuto in Texas, si trasferisce nel 2006 a Las Vegas, nella tranquilla Mesquite e convive con una donna di origini asiatiche dal nome Mary Lou Danley, estranea completamente alla strage.

Ora è lei il diamante prezioso in mano agli investigatori, che cercheranno di capire le motivazioni che hanno spinto il pensionato a fare una delle stragi più cruente degli ultimi anni: soprattutto per il fatto che questo episodio non può essere classificato come attentato, in quanto Stephen Paddock non risultava essere legato a nessuna associazione politica e tanto meno religiosa.

Las Vegas è ferita e cerca di riprendersi la felicità, tra le strade insanguinate della strip: persone che hanno perso la voglia di sorridere e divertirsi e che hanno paura di mettere piede fuori casa, perchè ci potrebbe essere un altro pazzo, che decide del tuo destino.

Il Presidente Trump, ha predisposto vengano effettuati dei controlli approfonditi, prima che un cliente possa varcare le porte degli Hotel di Las Vegas. Perchè neanche le città del divertimento, sono sicure.