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Albero del Paradiso: cos’è, dove coltivarlo e cure

Se state cercando una pianta da coltivare nel vostro giardino per adornarlo e abbellirlo, ma non sapete quale scegliere, nel prossimi paragrafi ve ne sarà presentata una che ben si adatta a questo scopo. L’albero del Paradiso possiede infatti una serie di caratteristiche che lo rendono davvero unico nella sua bellezza. Nei prossimi paragrafi scopriremo nel dettaglio di cosa si tratta, dove lo si può coltivare e come curarlo. 

Che cos’è?

Il vero nome di questa specie di pianta sarebbe Ailanto, anche se è noto a tutti come Albero del Paradiso. Questo in realtà comprende una decina di specie, simili tra loro, che raggiungono altezze di circa 25/ 30 metri. Le origini di queste piante risalgono all’Australia e all’Asia, infatti solo in un secondo momento queste si sono diffuse anche in Europa e negli Stati Uniti.

L’aspetto di queste piante è caratterizzato da una chioma con rami molto fitti ed un fusto eretto di color castano, con delle sfumature grigie nella zona in prossimità dei rami. Le foglie di questa pianta sono invece ovali, di color verde acceso, con delle dimensioni di circa 40-50 cm. Queste piante inoltre nel periodo primaverile fioriscono, producendo dei fiori tipici delle piante femmine, di colore giallo/verdognolo. In estate invece i fiori non sono presenti, ma vi sono al loro posto dei frutti, le così dette samare, che riempiono la chioma di questa pianta per l’intera durata dell’estate.

Dove coltivarlo e cure necessarie

L’albero del Paradiso è una pianta che predilige spazi aperti e molto luminosi, dove riesce a crescere e a vivere senza la necessità di particolari cure o attenzioni. Una particolare caratteristica a favore di questo tipo di pianta è il fatto che riesca a resistere all’inquinamento atmosferico e proprio per questo motivo, viene spesso utilizzata per adornare ed abbellire gli ambienti urbani.

Questa pianta è ottima quindi anche per coloro che vogliono avere nel proprio giardino una pianta che non richieda particolari cure e che quindi, non sia troppo impegnativa. Questa infatti ha la possibilità di resistere a qualsiasi condizione climatica: al caldo torrido, al vento ed alle basse temperature. L’unico elemento a suo sfavore, per il quale moltissimi evitano di utilizzarla per abbellire il proprio giardino, è l’odore che viene emesso in particolare dalle sue foglie, ma in parte anche dalla sua corteccia.

Questo infatti è un odore sgradevole e talvolta piuttosto intenso. Infine, questa pianta può anche essere coltivata a dimora, infatti i suoi semi sono caratterizzati da un’ottima germinabilità, ma ciò nonostante, è sempre consigliato posizionarli in piccoli vasi con del terriccio fertile, drenato e con presenza di sabbia.