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CNEL 2016: tutte le novità e gli aggiornamenti di lunedì 14 novembre, si va verso l’abolizione?

E’ ormai ufficiale, il 4 dicembre 2016 si andrà a votare per decidere il destino della Riforma che Renzi vuole apportare alla Costituzione Italiana tramite il Referendum.
Tra i vari punti del programma vi è l’abolizione del CNEL, ovvero il Consiglio Nazionale dell’Economia e Lavoro: è giusto eliminarlo oppure no?

 CNEL 2016: verrà abolito davvero?

La riforma Boschi stabilisce la completa eliminazione dell’articolo 99, quello che regola le funzioni del CNEL, dalla Costituzione Italiana. In questo modo, l’ente verrebbe cancellato definitivamente, anche se per amor di cronaca, dobbiamo precisare che la sua rimozione è in corso già da qualche tempo, poichè Renzi aveva individuato in esso una pessima gestione fin da subito.
In questo anno il CNEL ha continuato a rimanere attivo perchè previsto nella Costituzione e solo modificando quest’ultima si può procedere alla sua abrogazione.
Ed ecco che si presentano le prime critiche al Referendum: molte persone sono favorevoli all’abolizione del CNEL ma contrarie agli altri punti del programma. Potendo disporre di un solo ed unico voto sono messe in seria difficoltà sul da farsi.
Ma veniamo al dunque: sarebbe giusto abolire il CNEL o si commetterebbe un grosso errore?
Renzi afferma che tale Consiglio sia solo uno spreco finanziario e amministrativo: 14 disegni di legge e 96 pareri in 50 anni valgono la spesa di oltre 22 milioni di euro l’anno?
Sembra davvero diffusa l’idea che questo organo nazionale non sia per niente utile ma solo un peso per lo Stato e per i cittadini.
Questo farà cambiare idea ai sostenitori del voto contrario in sede di Referendum? Sembrerebbe di no.
Per tutti sarebbe stata sufficiente una semplice legge costituzionale per eliminare il CNEL evitando di portare la questione al voto.

CNEL: quali funzioni ha?

Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro è un ente di rilievo costituzionale regolamentato dall’articolo 99, nato il 5 gennaio 1957 la cui funzione principale era ed è quella di fornire allo Stato delle consulenze tecniche su temi economici. Ha, inoltre, la facoltà di proporre al Parlamento alcuni disegni di legge, che peraltro in tutti questi anni sono stati solo 14 e nessuno di questi è stato mai preso in considerazione, mentre le consulenze erogate sono state 96.
Il CNEL è composto da 64 consiglieri: 8 nominati dal Presidente della Repubblica, 2 dal Capo del Consiglio e gli altri 48 sono rappresentanti di beni e servizi nel campo del pubblico e del privato.
Ogni membro del CNEL resta in carica 5 anni e ha la possibilità di essere riconfermato per ulteriori 5 anni.