Cronaca

Ferri da stiro a caldaia separata: servono davvero?

Tra la marea di ferri da stiro oggi in commercio, scegliere quello che meglio risponda alle proprie esigenze, diventa un’impresa ardua. Il mercato attuale propone una varietà incredibile di ferri da stiro, ognuno con proprie caratteristiche, vantaggi ed eventuali svantaggi da valutare attentamente e per tempo prima di acquistarne uno.

Recenti ricerche di mercato registrano il successo crescente dei ferri da stiro a caldaia separata: analizziamone i requisiti essenziali, cercando di capire a chi principalmente si rivolgono e quando si rivelano davvero utili all’economia domestica familiare. Come indica il nome stesso, questo tipo di ferro da stiro è dotato di una caldaia separata; l’acqua qui introdotta passa successivamente nel ferro stesso come vapore in grado di eliminare grinze e pieghe dai nostri abiti.

A chi è comodo, in particolare, il ferro da stiro a caldaia?

Ovviamente a chi ha una famiglia numerosa, garanzia di pile e pile di panni da stirare ogni giorno o quasi; la caldaia ha un’elevata capacità in grado di contenere almeno un litro d’acqua, il che consente di godere di un’autonomia di circa due ore senza essere costretti a rimboccare continuamente il ferro per stirare.
Inoltre per i ferri da stiro a caldaia si può utilizzare la semplice acqua di rubinetto senza temere il calcare, presente in quantità elevata nelle acque di molte zone d’Italia.
Altri aspetti positivi del ferro da stiro a caldaia sono la facile manutenzione e l’alta resistenza, che ne consentono un utilizzo ottimale per anni e anni (se si seguono le istruzioni e se ne fa un uso corretto).

Nessuna nota stonata, dunque? Non proprio.

I ferri da stiro a caldaia hanno un prezzo mediamente elevato e pesano diversi chili, il che li rende non troppo maneggevoli, un dato di cui tener conto soprattutto se si è un po’ avanti negli anni, se si soffre di mal di schiena, se si ha difficoltà ad alzare oggetti pesanti e così via.