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Ho sposato me stessa e mi sono tradita da sola

Due anni fa, Sophie Tanner è diventata famosa per essersi sposata da sola. In questi giorni, durante un’intervista a “The Morning”, ha ammesso di essersi frequentata con un uomo per cinque mesi, rompendo le promesse del matrimonio. In pratica, si è tradita da sola, andando contro a quelli che erano i suoi principi morali.

Il fortunato si chiama Ruari Barret, che per quel breve periodo ha deciso di diventare monogamo, nonostante la sua malattia per la poligamia. Al termine di questa relazione, ha voluto seguire lo stesso esempio di lei, sposandosi da solo.
Ma quali ragioni, spingono a sposarsi con se stessi?

L’ha spiegato proprio Sophie, dicendo che non è un modo per non frequentare più nessuno, ma è celebrare l’amore che si ha per se stessi, per la persona con cui passerai il resto della vita. Non è contemplata una vita fatta di astinenza nel primo convento, ma solo il rispetto per se stessi, attraverso un rito solenne.

Anche se la sua idea, a molte persone è sembrata strana, oggi sono molte le single che stanno prendendo in considerazione il fatto di sposarsi con loro stesse. In Italia, c’è stato il primo matrimonio singolo, di una ragazza di nome Laura Mesi.
Un matrimonio perfetto, con damigelle, bouquet, cena al ristorante e luna di miele: insomma, mancava solo lo sposo.
Questa nuova era, che porta a sposarsi con se stessi, sembra quasi voler lanciare un messaggio al mondo, come per dire: non c’è più amore e mi fido solo di me.
Non è un messaggio positivo e di certo, sposarsi da soli non è proprio la condizione ideale per ogni essere umano.

Bisognerebbe amare se stessi ogni giorno, celebrandoci con una festa ed un rito solenne: ma se arriva l’amore vero, come ci si deve comportare? Fidarsi o non fidarsi mai più di nessuno?