Cultura

Le nuove scoperte sulla fine della capitale dell’Impero Khmer

Recenti studi si sono concentrati sulla motivazione alla base della scomparsa della capitale dell’Impero Khmer, in epoca passata erroneamente associata ad un’invasione esterna e ipotetico collasso di tutte le infrastrutture presenti. Che cos’è accaduto veramente all’Impero Khmer nel momento dell’abbandono della capitale Angkor?             Per cercare di dare una risposta esaustiva sono stati analizzati i sedimenti del suolo, dai quali sembrerebbe essere emersa una verità mai contemplata fino a questo momento. Volendo approfondire le ultime scoperte il consiglio è quello di proseguire nella lettura dell’articolo, analizzando insieme tutte le motivazioni possibili dell’abbandono della capitale Angkor.

L’Impero Khmer: brevi cenni storici

L’Impero Khmer ha rappresentato una grande potenza passata originaria del territorio odierno della Cambogia, sotto l’espansione del proprio dominio e della propria influenza anche nelle aree della Thailandia, del Vietnam meridionale e Laos. L’Impero Khmer si cocnentrò soprattutto in direzione nord del lago Tonlé Sap, all’interno della pianura alluvionale, dove si trovava la capitale Angkor, odiernamente ubicata nella provincia di Siem Reap.

Il sito archeologico asiatico risulta ad oggi uno dei più visitati al mondo, testimoniando i resti degli splendori lasciati in eredità alle generazioni successive da parte dei Khmer. L’origine della dominazione di questi popoli viene collocata all’interno del periodo storico dell’802, nel momento in cui il fondatore stesso dell’Impero Jayavarman II si fece nominare monarca universale, ossia ‘cakravartin’. La fine dell’Impero Khmer viene invece fatta risalire al 1431, l’anno dell’invasione thailandese nella regione.

Le nuove scoperte su Angkor

La fine dell’Impero Khmer viene odiernamente associato ad uno ‘spopolamento’ della capitale e dei territori circostanti avvenuto progressivamente rispetto alle precedenti teorie formalizzate su di un’invasione esterna, un declino demografico e strutturale. Le ultime considerazioni sono state pubblicate su PNAS, correlate dalle ricerche effettuate sul solo della capitale Angkor, studiate da parte di un team di scienziati di Sidney.

All’interno dello studio è stato preso in analisi lo sfruttamento del suolo, ricostruendo le abitudini del passato. I lunghi studi hanno permesso di risalire ad un’erosione del terreno avvenuta oltre cento anni precedenti all’abbandono della capitale, insieme ai roghi e alla perturbazione delle foreste.

Sotto le odierne analisi è stato quindi evidenziato un possibile abbandono progressivo e ponderato dell’area di Angkor, lasciando di conseguenza decadere tutte le infrastrutture presenti. In conseguenza all’abbandono della popolazione nessun altro popolo si sarebbe più occupato del recupero degli edifici presenti, richiedenti un impegno gravoso data l’assenza di opere di manutenzione eseguite da parte dell’Impero Khmer.