Economia

Pagamento IMU e TASI 2016: data di scadenza e calcolo on line, novità di dicembre

La scadenza del pagamento della seconda rata di IMU e TASI è prevista per il 16 dicembre 2016: milioni di contribuenti sono richiamati a saldare l’importo delle tasse sulla casa.

Come è noto, il pagamento di IMU e TASI è per gli italiani è un vero incubo: devono barcamenarsi tra calcoli e dichiarazioni, detrazioni e aliquote, per non parlare della somma spesso molto ingente.

Pagamento IMU e TASI: novità dicembre 2016

Le imposte sugli immobili, quest’anno, sono state ampiamente riformate dalla Legge di Stabilità che prevede particolari agevolazioni per i proprietari delle prime case. Infatti, ricordiamo che sia l’IMU che la TASI sono state cancellate sulla prima casa e relative pertinenze e per gli affittuari.

In caso di affitto, però, la TASI continuerà ad essere pagata dai proprietari per l’80% della somma richiesta.

Pagheranno IMU e TASI, inoltre, gli intestatari di seconde case, negozi, uffici, capannoni e altri edifici commerciali.

La maggiore novità di quest’anno, però, riguarda l’IMU sugli immobili in comodato d’uso, sui terreni agricoli, sugli edifici delle cooperative edilizie e sui contratti a canone concordato. TASI agevolata anche per i fabbricati merci, già esenti da IMU.

IMU e TASI dicembre 2016: esenzioni e agevolazioni

Tra gli immobili esenti da IMU ci sono gli edifici delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazioni principali per i soci assegnatari o dedicate agli studenti universitari.

I terreni agricoli godono di esenzione solo a condizione che siano zone destinate all’agricoltura e all’allevamento con proprietà collettiva ed indivisibile, che appartengano a coltivatori del fondo CD ed imprenditori agricoli professionisti, che rientrino nell’elenco dei comuni montani MEF e siano siti nelle isole italiane minori.

Agevolazioni anche per il comodato d’uso e il canone concordato: IMU e TASI, in questo caso, prevedono una riduzione del 50% a patto che l’immobile sia adibito ad abitazione principale del comodante, non sia una casa di lusso nè storica e sia stato registrato un regolare contratto all’Agenzia delle Entrate.

Il comodante, inoltre, deve possedere un unico immobile in Italia oltre alla casa non di lusso concessa in comodato, la residenza e il domicilio nello stesso Comune dell’immobile e presentare un’attestazione IMU che dichiari il possesso di tutti requisiti richiesti.

Ricordiamo, infine, che la seconda rata di  IMU e  TASI dovrà essere saldata con bollettini postali e compilando il modello F24 entro e non oltre il 16 dicembre 2016.

Il calcolo di IMU e TASI avverrà considerando il 5% della rendita catastale, a cui verrà moltiplicato il coefficiente di ogni immobile. Il risultato verrà, poi, moltiplicato per le aliquote deliberate da ogni Comune.