Salute

Part Time post maternità: come funziona e come fare domanda

Come funziona e come deve essere richiesto il Part Time post maternità? L’arrivo di un figlio, dal punto di vista professionale, si presenta spesso problematico per la gestione degli orari e la necessità di concentrarsi anche sulle esigenze materne. Per questo motivo molte donne scelgono di optare per la riduzione del contratto lavorativo in full time e part time. Scegliendo di ridurre l’orario lavorativo anche la retribuzione subirà di conseguenza una diminuzione. Ma cerchiamo di procedere per gradi e analizzare il tutto.

Diritti delle madri lavoratrici

Il mondo del lavoro tende a vedere le dipendenti madri come un vero e proprio ostacolo alla produttività aziendale. Per ridurre il rischio di licenziamenti ingiustificati il sistema legislativo italiano ha messo a punto una serie di garanzie per le madri lavoratrici. Sia in precedenza che successivamente al parto la dipendente può richiedere l’astensione dal lavoro per maternità. 

A livello professionale le madri lavoratrici hanno il diritto di mantenere il posto lavorativo fino a 1 anno di età del bambino. La possibilità di trasformare un contratto full time in part time può essere richiesta una sola volta, sotto l’impossibilità di rifiuto da parte del datore di lavoro. Quest’ultimo ha l’obbligo di provvedere alla trasformazione della domanda entro 15 giorni dalla richiesta.

Le modifiche apportate dal Jobs Act prevedono la possibilità di astenersi dal congedo parentale per richiedere un semestre di lavoro in part time. Secondo quanto previsto dalle norme contrattuali il congedo parentale riduce del 30% la retribuzione mensile, con una differenza minima per quanto riguarda la retribuzione del part time. All’interno dell’articolo 7 del decreto dedicato alla maternità si trovano tutte le informazioni sulla richiesta del part time.

La dipendente può decidere di plasmare il congedo parentale in una modifica contrattuale sulla riduzione delle ore di lavoro. Odiernamente una coppia può usufruire di un periodo massimo di 11 mesi dal momento dell’arrivo di un figlio. Il Jobs Act consente la richiesta di un part time, in sostituzione al periodo di congedo parentale, fino ai 12 mesi di età del bambino. Le richieste dei dipendenti a riguardo della riduzione dell’orario lavorativo dovrà essere gestita dal datore di lavoro, sulla precedenza dei dipendenti con figli.

Part time post maternità

Le discipline legali sul part time post maternità vengono sancite dal Dlgs 151/2001 e dalla legge 53/00, nonché dall’articolo 57 bis del CCNL del commercio. Da parte del datore di lavoro l’accoglienza della domanda si rende obbligatoria in caso di un gran numero di dipendenti, ridotta ad un’unica scelta in presenza di una piccola impresa. Il parte time può essere richiesto in forma orizzontale, con una riduzione giornaliera dell’orario; in forma verticale ad alternanza settimanale tra giorni full time e part time; in forma mista.