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Sondaggi Sì No Referendum 2016: ultime rilevazioni prima del silenzio, chi è in vantaggio?

Il referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre 2016 segnerà, in un modo o nell’altro, una decisa svolta per la vita politica e istituzionale della penisola italiana. I fronti del e del No continuano a battagliare, a suon di slogan ed esternazioni partitiche, nel tentativo di conquistare quella fetta di consenso decisiva per giungere all’obiettivo prestabilito; tuttavia, per capire quale sia la realtà dei fatti a pochi giorni dal voto, occorre soffermarsi sulle rilevazioni statistiche delle scorse settimane, un’indagine a tutto campo in grado di delineare i dati percentuali a sostegno delle due correnti di pensiero, e portatrici di una panoramica piuttosto incerta.

Sondaggi Sì No Referendum 2016, ultime rilevazioni prima del silenzio: netta divisione tra Nord e Sud

Dopo aver introdotto il discorso relativo alle ultime rilevazioni prima del silenzio (datato 19 novembre 2016), occorre snocciolare quelli che sono i valori percentuali raccolti affinché ci si possa fare un’idea sul probabile esito dell’ormai imminente referendum costituzionale. Ciò che salta subito all’occhio è la netta divisione tra Nord e Sud, i cui elettorati dimostrano di avere opinioni diametralmente opposte in merito all’applicabilità di certe riforme piuttosto che altre. Il No, quindi, spadroneggia al Meridione e nella zona nord-est dell’Italia grazie ad un ragguardevole 55%; un numero importante, trainato dalle critiche dell’opposizione al Governo Renzi e da alcuni opinioni di matrice puramente populistica. Per quanto riguarda il Sì, invece, il Centro e la parte nord-ovest dello stivale gli danno man forte con un positivo 48% che, per quanto inferiore rispetto al suo diretto contendente, abbraccia fasce elettorali molto più ampie ed influenti, sotto certi aspetti politici. Insomma, la spaccatura fotografata dai sondaggi sembra piuttosto evidente. Ed i potenziali confronti televisivi tra i principali esponenti della vita politica del paese potrebbe ulteriormente accentuare il tutto: basti pensare ad un Renzi contro Berlusconi; o ad un Renzi contro Salvini, i cui temi di discussione sarebbero a dir poco pepati.

Referendum Costituzionale, chi è in vantaggio? Renzi in ripresa

Quindi, alla fine della fiera, chi è che è realmente in vantaggio? Dati alla mano, il No si trova in leggero vantaggio sul Sì con un 52% dei consensi espressi durante le indagini statistiche antecedenti al silenzio. Ad ogni modo, Renzi e il fronte del Sì appaiono in netta ripresa. Il Presidente del Consiglio, e la sua maggioranza, sono a pochi passi da un recupero che potrebbe spostare, e di molto, l’ago della bilancia referendaria. Dunque, in attesa del 4 dicembre 2016, non resta altro da fare che aspettare e votare con coscienza e senso civico.