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Aviazione e formazione: gli elementi da valutare per scegliere una scuola di volo

Il sogno di volare appassiona sempre più giovani, ma anche persone di ogni altra fascia di età. Non stupisce, quindi, che molte eccellenti scuole di volo vedano aumentare la richiesta di iscrizioni per formare i piloti di domani. La maggior parte delle persone seguono questa strada perché è qualcosa che desiderano da sempre e, per raggiungere il loro obiettivo, si affidano a realtà d’eccellenza nel settore che sappiano formarli adeguatamente consentendogli di svolgere la professione a cui tanto ambiscono.

Da questo punto di vista scegliere una scuola di volo che abbia una pluriennale esperienza nel mondo dell’aviazione è fondamentale per assicurare il pieno raggiungimento delle competenze necessarie a diventare pilota. Ne è un esempio Urbe Aero, scuola di volo tra le più apprezzate sia in Italia che in Europa, che offre diversi percorsi formazione che consentono di ottenere la licenza ATPL (Airline Transport Pilot Licence), quella PPL (Pilot Private Licence) e la MPL (Multi-crew Pilot License).

Come sono strutturate le scuole di volo

Una scuola di volo come quella citata offre innanzitutto la possibilità di scegliere fra corsi per neofiti e altri per piloti che già abbiano una formazione (magari come conducenti di velivoli privati). Occorre, infatti, scindere fra la carriera di pilota di linea e quella di pilota di aerei privati, che necessitano di licenze differenti. In ogni caso, il corso cosiddetto integrato rappresenta lo step di partenza per chiunque abbia la passione del volo ma cominci da zero: la peculiarità di questa tipologia è nella durata che non supera i due anni, quindi di fatto concentra le informazioni in 750 ore di teoria più almeno 200 di pratica al fine di avere la licenza commerciale in breve tempo. Integrando, per l’appunto, la pratica con la teoria, spesso può necessitare di approfondimenti ulteriori, che si possono acquisire con il corso modulare, dedicato invece a chi abbia già conoscenze pregresse.

In entrambi i corsi, l’età minima per iscriversi è 17 anni, ma occorre essere maggiorenni per sostenere gli esami e cominciare a fare pratica su un velivolo, lasciando così il simulatore. Quest’ultimo è uno strumento estremamente valido per mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti senza alcun rischio, ma diventa anche metodo di valutazione per i docenti. In un simulatore è possibile ricreare alla perfezione le condizioni reali, incluse quelle di emergenza. Dalla comunicazione corretta con la torre di controllo alla conoscenza perfetta della strumentazione di bordo, passando per la proattività in situazioni che richiedono lucidità e coordinazione con l’equipaggio, l’aspirante pilota avrà modo di mettersi alla prova per evidenziare eventuali lacune e approfondire ciò che serve.

Corsi alternativi proposti da Urbe Aero

Tra i corsi da integrare a quelli principali, se ci si vuole specializzare maggiormente, occorre citare di certo l’Upset Prevention and Recovery Training (UPRT) che addestra alle situazioni di emergenza più atipiche che possano verificarsi in volo, così da riprendere il controllo rapidamente.

Con la MPL, invece, si può ottenere la licenza di co-pilota in un solo anno e mezzo, per rispondere alle richieste sempre maggiori delle compagnie aeree. Vi è, poi, la Flight Instructor, che consente di passare da allievo a insegnante, trasmettendo le proprie conoscenze ai nuovi aspiranti piloti: occorre, naturalmente, avere già una licenza di base, circa 30 ore di volo totali all’attivo e risultare idonei all’esame di entrata.

Al fine di risultare sempre in linea con le nuove tecnologie della strumentazione di bordo, poi, si può anche conseguire il PBN, che si basa quasi esclusivamente sul volo strumentale. Vi sono, infatti, condizioni meteo peculiari nelle quali la visibilità non può essere considerata un punto di riferimento valido e allora occorre sfruttare al massimo le apparecchiature al fine di stabilire la rotta e la navigazione ottimali.

Esistono, infine, corsi atti a conseguire licenze valide anche al di fuori dei confini nazionali, ove quindi si approfondisce soprattutto la comunicazione nella lingua madre.