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Gai Mattiolo, lo stilista del Papa

C’è un solo prodotto in grado di esportare nel mondo il made in Italy con sua visione artistica, unendo stile, cultura e innovazione di un paese intero. Si tratta della moda che, declinata sia nel pret a porter che nella sua veste più esclusiva, ha fatto parlare italiano il mondo intero. Tra i fautori di questo successo economico senza precedenti, che porta la firma di grandi protagonisti come Valentino, Armani, Versace, Gucci e Trussardi, solo per citarne alcuni, c’è anche Gai Mattiolo. Ma chi è questo ex enfant prodige della moda che, da outsider e autodidatta, è riuscito ad inserirsi tra i grandi proponendo una sua personale visione? Proviamo a scoprirlo insieme. Mattiolo fa la sua prima apparizione sulle passerelle del pret a porter nel 1985 a Milano ed è subito un colpo di fulmine. In un momento storico in cui la moda vuole la donna androgina e quasi minimal per la sua corsa al successo, questo giovane stilista romano punta tutto sul colore, costruendo dei capi spalla dalle nuance shock che chiedono una forte personalità per essere indossati. Da quel momento il tocco di Gai Mattiolo sarà sempre più personale e lo stile definito. Un gusto che non ammette minimalismi ma si esalta nell’eccesso.

Bottoni e Swarovski, quando lo stile si fa notare anche in Vaticano

La donna di Gai Mattiolo è destinata a farsi notare. E non potrebbe essere altrimenti visto alcuni particolari utilizzati come i bottoni e, soprattutto, la profusione di Swarovski che impreziosiscono gli abiti da sera. A rimanere incantati dallo scintillio sartoriale delle sue creazioni, però, non è solo il pubblico femminile. Nel 1996, infatti Gai Mattiolo è il primo e, ad oggi, unico stilista, ad aver realizzato 4 paramenti sacerdotali per il Pontefice. Un onore, questo, unico nel suo genere, capace di suggellare una carriera intera. E poco contano, al confronto, le successive affermazioni da parte del mondo dello spettacolo o la conquista del palco di San Remo con i completi indossati da Amadeus.

Gai e Naomi, una coppia  di lusso

Si sa che ogni stilista ha la sua musa o, se vogliamo, una modella in grado di interpretare alla perfezione lo stile proposto. Per Gai Mattiolo questa donna ha il nome e la falcata felina di Naomi Campbel. Ricordiamoci che gli anni in cui Mattiolo esce sulla ribalta sono quelli delle super top model, creature mitologiche dalla bellezza inarrivabile e in grado di decretare il successo di uno stilista o di un brand. E Naomi è una di loro. Anzi è una delle più contese. Dal loro connubio è nata la leggenda della famosa giacca da un milione di dollari. Lo stilista aveva già cucito con del filato particolarmente prezioso ma questa volta supera ogni aspettativa. In un insieme ben orchestrato di rubini, smeraldi e diamanti crea un capo da Guinness dei primati per lusso e, ovviamente, costo. E, per finire, tra le esperienze di questo eterno enfant prodige della moda non poteva mancare la realizzazione dell’abito bianco per eccellenza. Con l’atelier Le Spose di Gai Mattiolo crea un mondo disegnato e cucito a sua immagine e somiglianza tra abiti pret a porter e l’haute couture dove l’eleganza si traduce in qualche cosa di unico.