Cucina

Migliori 20 Vini Piemontesi

Il Piemonte si segnala per la spiccata eterogeneità relativa al clima, alla composizione e alle origini geologiche dei terreni che nutrono le sue pregiate uve autoctone e alloctone. Dalle Langhe al Monferrato, dal Roero ai Colli Tortonesi, il sontuoso Nebbiolo, gli intensi Barbera e Barolo, i raffinati Pinot e Chardonnay trovano le condizioni ideali per esprimersi al meglio, restituendo vini di eccezionale qualità e personalità, frutto della sapienza secolare degli enologi e dei vignaioli piemontesi.

Barolo e Barbaresco: i figli del Nebbiolo, vitigno simbolo della tradizione vinicola del Piemonte

  • Barolo Langhe DOP Sperss 2013 Gaja. Rosso rubino con riflessi granato, ha naso variegato di more e lamponi sotto spirito, liquirizia, menta e caffè tostato, poi petali di rosa macerati, china ed erbe aromatiche, con accenni di torrefazione e una nota che ricorda un pò la cera lacca e un pò il catrame
  • Barolo Ornato 2017 Pio Cesare. Prodotto in quantità limitate e affinato 30 mesi in legno, è un vino di grande potenza e struttura, dominato da tannini fitti e da aromi di tabacco, ciliege e lamponi maturi.

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  • Barbaresco Asili Riserva 2016 Produttori del Barbaresco. Freschezza, intensità ed eleganza contraddistinguono questo vino di grande struttura, impreziosito da sentori di spezie, fiori secchi e ciliege sotto spirito.
  • Barbaresco Rio Sordo 2018 Cascina delle Rose. Complesso ed elegante, seduce con profumi di frutti rossi maturi, sottobosco e macchia mediterranea. Al palato è corposo, tannico e strutturato.

La Barbera, versatilità ed eleganza del vitigno che rappresenta il 30% della produzione piemontese

  • Barbera d’Asti Superiore La Mandorla 2019 Luigi Spertino. Vigne di età superiore a 60 anni regalano bacche dalla particolare concentrazione di aromi. L’affinamento di 18 mesi in botti di rovere restituisce un vino di grande struttura, fresco e persistente, caratterizzato da note balsamiche e floreali e da sentori di liquirizia, cioccolato e amarene.
  • Barbera d’Alba 2015 Roagna. Uve provenienti dalla medesima, piccola particella in Castiglione Falletto danno vita a un vino invitante, equilibrato, dalla fine trama tannica. Lunghissimo il finale.
  • Barbera del Monferrato Albarola 2017 Luigi Tacchino. Lasciato fermentare in acciaio e affinato in botti di rovere, ammalia con i suoi sentori di frutti rossi e il sorso succoso, fresco e avvolgente.

Alta Langa: lo spumante Metodo Classico del Piemonte

  • Alta Langa Brut Paolo Berutti. 100% uve Pinot Nero per uno spumante strutturato, morbido e armonico. Acidità e sapidità sono esaltate da sentori di miele, frutta secca e mandorle.
  • Alta Langa Brut Rosé Riserva 2015 Colombo Cascina Pastori. Attende sui lieviti almeno 60 mesi questo spumante rosè che delizia il naso con note di ribes e fiori. Al palato mostra un ottimo equilibrio tra sapidità, mineralità e morbidezza, sottolineato da bollicine setose.

Timorasso, Chardonnay e Cortese: le uve bianche locali e d’oltralpe

  • Timorasso Fausto 2017 Vigne Marina Coppi. Un bianco che vanta il carattere e la struttura di un rosso. Col il suo gusto sapido, fresco e avvolgente è un’ottima espressione delle peculiarità del terroir dei Colli Tortonesi.
  • La Scolca Etichetta Nera Gavi dei Gavi. Hanno anche 60 anni le viti di Cortese che danno vita a questo grande classico del Piemonte. Un vino dagli intensi aromi fruttati e floreali, capace di conquistare con la sua appagante sapidità, impreziosito nel finale da note di frutta secca.
  • Gavi del Comune di Gavi Vigne Rade La Toledana. Sentori di agrumi, frutti freschi e petali bianchi anticipano il sapore fresco e secco, piacevolmente ammandorlato.
  • Timorasso Derthona Montecitorio 2020 Vigneti Massa. Un bianco di ottima struttura, potenza e personalità. Il sorso fresco e minerale è anticipato da aromi di agrumi e fiori bianchi.
  • Gaja & Rey 2018 Gaja mostra l’ottima qualità delle uve Chardonnay coltivate nelle Langhe. Il bouquet olfattivo è ampio e raffinato, il sorso morbido e caldo, il finale sorprendentemente lungo.
  • Erbaluce di Caluso La Rustia 2020 Orsolani. Dalle uve più mature dell’antichissimo vitigno piemontese nasce un vino che profuma di salvia, frutti a polpa bianca e pompelmo e delizia il palato con spiccati sentori minerali.

I vini del Monferrato e del Roero

  • Grignolino d’Asti Monferace Tenuta Santa Caterina. 30 mesi di affinamento in botti di rovere e ulteriori 30 in bottiglia restituiscono un vino dai riflessi aranciati e dal sorso fresco, persistente e speziato.
  • Ruchè di Castagnole Monferrato Laccento Montalbera. Un altro grande vitigno a bacca nera del Piemonte, il Ruchè, per un vino di gran corpo, gradevolmente tannico e caldo, arricchito da fragranze persistenti di violette e rose rosse.
  • Roero Arneis Bricco delle Ciliege 2020 Giovanni Almondo. Si tratta di un vino di media struttura dal sorso intenso, sapido e armonioso. Intriganti le fragranze di gelsomino, agrumi e piccoli fiori bianchi.
  • Pinot Nero Bricco del Falco Isolabella della Croce. Raffinato e gradevolmente tannico, mostra sentori di frutti rossi maturi e viole, cannella e pepe bianco. I tannini sono evidenti, avvolgenti e vivaci.
  • Moscato d’Asti Volo di Farfalle 2020 Scagliola. Profumi di fiori di montagna ed erbe aromatiche aprono il sorso, persistente e appagante, attraversato da lievi bollicine e da una gradevole dolcezza.